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martedì 28 ottobre 2014

Ricordi d'Abruzzo, ricordi di Feudo d'Ugni, ricordi di Cristiana Galasso

di Vittorio Rusinà



E' che stasera ho letto sul profilo di Facebook di Francesco Maule le lodi del suo Lama Bianco, è che stasera ha smesso di far caldo, è che mi manca il suo vino e la sua tavola open air davanti alla cantina, è che mi sono commosso ai ricordi: Cristiana Galasso, eccola qui con olive, pane, olio, formaggi e uva pressata, era d'estate.



Io penso che il suo papà sarebbe felice di saperla lì a difendere una piccola vigna di uva tedesca, circondata da boschi, gatti, cani, fiori, farfalle, api, nuvole e stelle del cielo.
E mi piacerebbe che i suoi compaesani credessero di più in lei, giovane donna di vigna, e affidassero alle sue cure le loro uve.
Ho assaggiato tutti suoi vini e tutti mi hanno sorpreso, per sempre.



Verrà l'inverno, verrà il freddo vento dal margine della collina lassù in alto, verrà la solitudine più solitudine della neve, verrà il tempo di scaldare il cuore con un calice di vino, di ricordare che Cristiana possiede una bacchetta di rame, magica.

Cristiana Galasso, Feudo d'Ugni, San Valentino Citeriore

2 commenti:

  1. Un altro tuo bellissimo racconto da conservare..e rileggere
    Grazie

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  2. Bellissimo davvero Vittorio. Come si dice... la bellezza sta negli occhi di guarda. E la bacchetta di rame magica può far sparire solo qualche difetto nel vino. E per questo preferisco cani, gatti, stelle del cielo ed il freddo silenzio della neve. Sei un puro di cuore direbbe qualcuno. Grazie

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