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martedì 28 gennaio 2014

REBUS

di Mauro Cecchi


( 4  4  8 )   
Soluzione in fondo



Pochi giorni fa parlavo con un amico ritrovato col quale ho condiviso bei momenti e bevute formative.
Gli esternavo il mio disappunto verso quei bevitori che buttando il naso in un calice di vino cominciano ad elencarti innumerevoli profumi e tu rimani li con quella faccia da forrest gump e fingi e annuisci ma in realtà quel sentore di scoglio bagnato proprio non riesci a sentirlo.

Per farla breve.
Sostengo che queste persone dai lunghi nasi forse la raccontano un po’ troppo, anche a se stessi. *
 
Quindi come la mettiamo con quello che è balzato fuori dal bicchiere appena ho versato questo rosso  ?!?
  
Bosco di pini con i suoi aghi e le resine, muschio, ginepro e poi cipria, cioccolato bianco e qualche nota di legno dolce qua e là
Ehm...  posso avere l'ultima sigaretta..?? 

Colore tra il rosso scuro e il viola.
In bocca parte appena nervoso, però e polposo e balsamico.
Col passare dei minuti e qualche giro di bicchiere si distende setoso e profondo con un finale fresco che  persiste a lungo.   
 
Insomma un rosso ricco e da vitigno insolito** che mi ha sorpreso e convinto, figlio della mente diabolica di un grande vignaiolo conosciuto (troppo poco) più per le bollicine che per i rossi.
Grandi rossi.



Soluzione:

( 4 4 8 )  Rebo Casa Caterina




Casa Caterina di Aurelio ed Emilio Del Bono - Monticelli Brusati, Franciacorta.
Rebo 100% 
Annata 2007
Bottiglia n.131 di 500



*
In verità la mia è tutta invidia

**
“ Il vitigno Rebo prende il nome da Rebo Rigotti (1891-1971), ricercatore presso la Stazione sperimentale di San Michele all'Adige (TN), che realizzò questo incrocio attorno al 1920, con l'intenzione di trovare un sostituto per il Merlot da utilizzare nelle aree meno vocate. Il vitigno Rebo è catalogato come Incrocio Rigotti 107-3 (Merlot x Teroldego). Si è ottenuto un vitigno capace di dare vini dalla fragranza dell'autoctono Marzemino ma supportate dalla struttura del Merlot. Il Rebo ha trovato diffusione non solo in trentino, tuttavia l'unica DOC che lo riconosce è la Trentino DOC.”

Fonte:  http://www.quattrocalici.it/vitigni/rebo

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